Ecco un altro bellissimo ricordo del caro amico Roberto che sarà a Bologna il prossimo 21 maggio.
A presto caro Roberto, Un saluto da tutti gli amici del CTB e dell'ASBG
UN UPPERCUT ALLA FRANCIA
La coppia Facchini&Farioli si fece onore nei primi anni '60. Gianfranco "macinava" imperterrito e inossidabile, chi Vi scrive, spesso e volontieri, "si sbizzarriva". Ci chiamavano "i ragazzini" (facevamo piú o meno un mezzo secolo in due), avevamo ottime prospettive nazionali e internazionali, con l'unico ostacolo che , dinanzi a noi, c'era "solamente" il Blue Team! Giocavamo un sistema elaboratissimo e repleto di "gadgets", il FARFA , basato sul corto lungo, (che oggi-dí personalmente ripudierei). La coppia si sciolse per mi culpa, mi maxima culpa: nel senso, che proprio nel momento di maggior auge, alle "cinque della sera" di Domenica 7 Giugno (San Roberto) dell'Anno del Signore 1964, a Roma (Caput Mundi), allo Stadio Olimpico, chi verga queste righe, dopo un primo tempo nella partita spareggio per lo scudetto, tra Internazionale di Milano e Bologna fc, dominato dalla squadra del cuore, ma ancora rimasto su un pericolosissimo zero a zero, nel timore che, nella seconda parte, i nerazzurri, magari fortunosamente ovvero con un "aiutino" del referee, potessero immeritatamente vincere, fece un voto (non si sa bene a chi) cioé quello di lasciare l'attivitá agonistica bridgistica nel caso della conquista dello scudetto (il settimo). La cosa si avverró. Ma il mio voto, come quello, certamente piú famoso, di Lucia Mondella nei riguardi di Renzo Tramaglino, non aveva verun valore, poiché "coinvolgeva", ingiustamente altra persona. Gian Franco Facchini non mi salutó per due buoni annetti (e aveva tutte le ragioni), poi riprese l'amiciza, anche perché, nel frattempo, aveva trovato come partner, un certo Sergio Zucchelli, con il quale, a Bermuda, nel 1975, vinse addirittura il titolo mondiale.
Ci chiamarono a difendere il tricolore, ai Campionati Europei del Mercato Comune, che si svolgevano a Spa, nel Sud-Est belga. Le altre italiche coppie erano fortissime: la meneghina Frosi&Nava, e i grandi miei amici patavini, Francesco Bovio&Bepj Romanin Jacur. Quel campionato lo vinse alla grande l'Inghilterra, che non perse una partita, secondi arrivammo noi, che ne perdemmo solamente una, e terza arrivó la Francia.
Il capitano non volle farci giocare l'incontro chiave con Albione: e ci rimase, se non altro, un dubbio: ma piú che altro, personalmente il dispiacere di non combattere contro gli immortali Terence Reese e Boris Schapiro.
Vi porteró la mano che ci fece vincere l'incontro contro la Francia, praticamente una finale per il secondo posto. Gian Franco Facchini, seduto in Sud, raccolse: ♠ 10 4 3 ♥ 8,6,4 ♦ A K Q 3 ♣ J 10 9; EST, alla sua destra, aprí di 1♠, lui PASSÓ, e Ovest "concluse" a 4♠. Gianfranco, ovviamente attaccó di A♦. Il morto (Ovest) scese con: ♠ 9 7 5 2 ♥ A Q J ♦ J 10 4 ♣ A K 4. Piccola ♦ dal morto, 2♦ (io, in Nord), 8♦del giocante. Davamo il conto della carta sull'attacco di Asso. Avevo, quindi, una, tre, o cinque carte in quel colore di ♦. Facchini continuó e poté incassare altre due levées.
Dove trovare la presa che avrebbe battuto il contratto? Gli altri colori del morto, considerando l'apertura, praticamente non offrivano veruna possibilitá. Quindi, con coraggio e con fermezza, uscí con il 3♦, in esecrato taglio e scarto!
Chi Vi scrive, che in tutta quanta la sua mano, come onore, aveva solamente il J♠ secco, lo misi bellamente e sfrontatamente in tavola, "promovendo" il 10♠ di Gianfranco. Meno una. Le carte del giocante: ♠ A K Q 8 6 ♥ K 5 ♦ 9 8 6 ♣ Q 6 3.
Ottimo risutato, ma che poteva essere raggiunto anche nella sala chiusa. Non fu cosí: Bepj Romanin, in Est aveva aperto di 1♠, ma Francesco Bovio, considerando la distribuzione piatta, il non offrire verun taglio, e l'ottimo punteggio, concluse con 3NT. Che sarebbero stati rispettati anche con l'uscita a ♦ la quale, ovviamente non avvenne da parte di Nord, che, mettendo in tavola il 10♥ ci "offrí" undici vittoriosissime prese.
Gallia victa est, avrebbe certamente mormorato Giulio Cesare: ottimo condottiero, ma, a quanto riferiscono gli annali, mediocre giocatore di bridge!
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♠ J
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♥ 10 9 7 3 2
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♦ 7 5 2
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♣ 8 7 5 3
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♠ 9 7 5 2
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N
R. Farioli
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♠ A K Q 8 6
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♥ A Q J
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W E
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♥ K 5
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♦ J 10 4
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♦ 9 8 6
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♣ A K 4
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S
G. Facchini
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♣ Q 6 3
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♠ 10 4 3
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♥ 8 6 4
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♦ A K Q 3
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♣ J 10 9
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Quando il taglio e scarto uccide il dichiarante. Perché non ha da scartare che carte vincenti e poi è costretto a tagliare con un onore alto promuovendo in presa un 10 terzo che mai e poi mai avrebbe potuto altrimenti prendere.